sabato 30 marzo 2013

La donna di Gilles

La donna di Gilles è un libro che ho scoperto grazie a due grandiose utenti della biblioteca in cui ho lavorato. Mi sorprende non esserne venuta a conoscenza prima attraverso i miei studi. E’ un testo che dovrebbe essere assolutamente consigliato vista la gamma di temi che affronta e la sua scorrevolezza.



Ambientato nel Belgio degli anni ’30, Elisa, la protagonista, è moglie di Gilles e madre di due gemelle, in attesa del primo maschietto. Elisa sguazza felicemente nella cultura patriarcale del tempo: dal momento in cui ha visto Gilles la sua unica vocazione è essergli moglie, in una devozione totale ed incondizionata. Colpevole di amare le figlie solo in quanto proiezione del suo uomo, colpevole di amare fino all’annullamento di sé, eppure profonda, intelligente e sensibile... Le si può recriminare il suo amore eccessivo? Si! O almeno, così la pensavo finché non mi sono calata tra le pagine di questo capolavoro. Come giovane donna, figlia del mio tempo, avrei subito biasimato una “Elisa”, ma la complessità del personaggio non me l’ha permesso...
Diametralmente opposta ad Elisa è sua sorella Victorine. Per Victorine la vita è un giro di giostra e Gilles, suo cognato, uno dei tanti.
Che Gilles sia veramente uno che come tanti non si accorge della sua fortuna, rischiando tutto per attimi di incerta felicità? Devoto, infedele, vittima... Chi è Gilles?

Questo romanzo ispeziona minuziosamente molte dinamiche della vita di coppia, dell’amore, della famiglia, del tradimento e non ultimo dell’io e dell’autocoscienza di sé.
Nel libro scritto da Madeleine Bourdouxhe si può leggere di amori folli, passionali, distruttivi ma anche di sacrificio e affermazione.
148 pagine dense di sentimenti che ci guidano attraverso riflessioni chiave.

P.s: E’ stato fatto anche il film, che a mio dispetto devo dire essere abbastanza fedele al libro... A mio dispetto perché avrebbe davvero potuto essere meritevole se non l’enorme stonatura nel personaggio di Gilles. L’attore è bravo, non c’è che dire, ma... non è Gilles!
Sarò veniale ma per tutto il libro Gilles è stato descritto come l’uomo nordico alto, biondo, quadrato, spalle larghe... invece Clovis Cornillac è tozzo, rotondo di lineamenti e moro. In qualsiasi altro film potrebbe essere un bell’uomo ma nei panni di Gilles è un rospo.


mercoledì 27 marzo 2013

Libri per riflettere


Si sa... Ci sono libri che più di altri ci prendono per mano e ci guidano, aiutandoci a riflettere su vari aspetti della vita. Calarsi nei panni dei personaggi e condividere con loro gli errori e le conquiste spesso ci permette di guardare alla nostra vita con una diversa prospettiva, la quale magari ci consente d’intervenire là dove ce n’è il bisogno.
In questa rubrica si vuole proprio raccogliere titoli ed opinioni su quei libri che ponendoci di fronte a degli interrogativi ci conducono sulla via delle risposte...

 “I libri hanno valore soltanto se conducono alla vita, se servono e giovano alla vita, ed è sprecata ogni ora di lettura dalla quale non venga al lettore una scintilla di forza, un presagio di nuova giovinezza, un alito di nuova freschezza.”
Hermann Hesse

martedì 26 marzo 2013

IL GIARDINO delle PESCHE e delle ROSE: Incipit

La Harris non si smentisce mai... volevo condividere con voi l'incipit del suo ultimo libro. Una malia che rapisce già dalla prima pagina!

"Una volta qualcuno mi ha detto che, solo in Francia, ogni anno duecentocinquantamila lettere vengono recapitate a persone morte.
Quello che non mi ha detto è che, a volte, i morti rispondono."



P.s: Non so voi, ma io come aspirante scrittrice ho trovato che queste quattro righe piazzate sole solette nella prima pagina siano una trovata geniale.
Che ne pensate? Lo leggiamo assieme?

Il guazzabuglio?!

Che sarà mai "il guazzabuglio"? Ebbene, non si può sempre seguire un filo logico... Talvolta può capitare di voler condividere un pensiero un po' a random. Io penso che non debba rientrare sempre tutto in degli schemi e se voi siete sulla mia stessa lunghezza allora siete nel posto giusto!
Sbizzarritevi gente! Qua siete liberi di condividere quel che vi pare ;)


"Il Mondo di Beatrix Potter"

“Per fortuna non sono mai andata a scuola, mi avrebbe sottratto un po' di originalità.” – Beatrix Potter


Buon pomeriggio a tutti!
Questa mattina mi sono svegliata pensando a Beatrix Potter e alle sue incantevoli illustrazioni e storie. Sorseggiavo la mia tazza di caffè in questa fredda giornata di marzo con un pizzico di dolce nostalgia per i tempi dell’infanzia… E mi è venuto in mente che in biblioteca avevamo questo bel librone che s’intitolava “Il Mondo di Beatrix Potter”; uno di quei bei volumi corposi da sfogliare lentamente catapultandosi nelle splendide e calde immagini di coniglietti ribelli, oche sciocchine, topini furfanti, scoiattoli, ranocchi ecc…

Così dedico questo post ai piccoli lettori e alle loro mamme, per condividere con loro il favoloso universo di animali parlanti creato da questa bizzarra signora Inglese. Ecco a voi alcuni dei suoi disegni




Dunque, se dovesse capitarvi un libro di Beatrix Potter tra le mani ritagliatevi un po' di tempo coi vostri bimbi e godetevi i suoi splendidi capolavori.



lunedì 25 marzo 2013

Stare bene leggendo

Per debuttare in questo blog nuovo di zecca mi è tornato alla mente un breve articoletto scritto tempo fa, che  desidero riproporre come pillola di benessere... Eh già! Fuori il tempo è brutto, la crisi ci deprime e se ci si mette di mezzo anche qualche bega personale allora abbiamo proprio bisogno di un bel rimedio biblioterapico... E sono felicissima di attestarvi che questo rimedio esiste!!!
La biblioterapia non è una frottola! E' stata inventata negli anni '30 da un tal Karl Augustus Menninger, egli era uno psicoterapeuta ed ebbe un gran successo per i suoi metodi di cura innovativi. Come ben potrete immaginare, il dottor Menninger prescriveva ai suoi pazienti libri!!!
Dagli anni '30 questa idea avanza un po' in sordina ma non demorde ed ecco che nel 2009 appare un libro in grado di curare attraverso ai romanzi, si tratta di "Cento romanzi di primo soccorso per curare (quasi) tutto" di Stephanie Janicot. La teoria di base è che "non c'è patologia a cui non corrisponda un bel romanzo".

Non so voi come la pensiate, ma un libro del genere nella mia libreria non può mancare!

Fonte di questa chicca è stato un convegno tenutosi l'8 Ottobre 2011 presso la Biblioteca Civica G.U. Lanfranchi di Palazzolo s/O dal titolo "Biblioterapia e Gruppi di Lettura. Tra piacere, socializzazione e benessere".