mercoledì 1 maggio 2013

IL GIARDINO DELLE PESCHE E DELLE ROSE di Johanne Harris

Rullo di tamburi! Ecco le mie opinioni sull'ultima "leccornia" della Harris

Pochi giorni fa ho finito di leggere “Il Giradino delle Pesche e delle Rose” e, nonostante il finale in sospeso (tendenza che mi urta alquanto), ho fatto non poca fatica a riportarlo in biblioteca... Le metafore squisite, le descrizioni vive, le battute argute, i personaggi stupendamente umani e la trama incalzante, come separarsi da un libro del genere? E poi trabocca di frasi perfette... Quelle frasi che si sottolinea a matita, si ripete a voce alta e si cerca di imprimerle parola per parola nella propria mente.
Si si, mi sto lasciando andare ai sentimentalismi ma la Harris ha un modo speciale di far vibrare certe corde. Sarà perché mi riconosco nel suo modo di percepire l’ambiente che ci circonda, cosa che mi accade solo con lei e Delerm.
Ma voi vorrete sapere del libro più che del mio entusiasmo... Ebbene, come appare in copertina, “Il Giardino delle Pesche e delle Rose” continua la storia di Vianne Rocher iniziata con Chocolat, ma attenzione:  ciò che la copertina non specifica è che tra i due libri c’è “Le Scarpe Rosse”... Tengo anche a precisare che il film “Chocolat” è diversissimo dal libro, soprattutto per il tono che nel libro è più cupo e riflessivo. La scelta naturalmente è vostra, ma se non volete fare un torto all’autrice e voi come lettori io vi suggerirei di leggere sia “Chocolat”, sia “Le Scarpe Rosse” prima di dedicarvi alla suddetta lettura.


La trama? Vianne, eterna raminga, ha forse piantato radici... Certo una casa vera e propria a lei e Roux, vagabondo del fiume, non si addice, eppure da quattro anni vivono a Parigi in una chiatta sulla Senna.  Senz’altro il periodo più lungo che Vianne e sua figlia Anouk abbiano mai passato in un luogo.
A scuotere Vianne da quella vita rassicurante sarà la lettera di Armande, la sua cara vecchia amica. Armande la invita a fare ritorno a Lansquenet, dove sostiene ci sarà bisogno di lei.
Vianne avrebbe tranquillamente potuto ignorare l’invito non fosse che Armande era morta otto anni prima ed una lettera dal regno dei morti non va certo ignorata.
A Lansquenet sembra sorprendentemente tutto identico a come lei lo ricordava, ma l’apparenza inganna... Una nuova comunità si è instaurata nei Marauds e Lanquent è divisa in due. Quella che era iniziata come una pacifica e gioiosa convivenza si è trasformata in silenziosa rivalità e non celata diffidenza, il cui epicentro sembra convergere attorno all’enigmatica donna in nero.
Come si può ben intuire, la trama indaga le tensioni, i sotterfugi, l’omertà interne a una comunità, nonché le difficoltà che si incontrano sul sentiero della tolleranza. La Harris riesce con maestria a sviscerarne le dinamiche, intrecciando con mano sapiente le storie dietro i volti che la compongono.
Ci sorprende la metamorfosi del curè Reynaud che in “Chocolat” era un ecclesiastico fanatico, rigido e intransigente, ma che dopo la chiusura delle Chocolaterie muta in un carattere più umano e tollerante, per quanto non abbia perso la sua rigidità, perseguitato dal fantasma di sé stesso e dalla sua vecchia fama di chiuso bigotto.
E che dire di Vianne? L’immagine di lei è quella di una donna forte, aperta e libera che con un sorriso ed una spruzzata di spezie riesce a conciliare gli animi più ostili. In parte è proprio così, ma un diamante ha molte facce... e la libertà ha il suo prezzo.

Il romanzo è in sé una sinfonia riuscitissima: toni drammatici e ricchi di pathos, suadenti note di mistero e acuti di aggraziato umorismo s’intessono tra loro in una squisita armonia.
Ebbene si, ammiro moltissimo la Harris e ammetto di leggere i suoi libri soprattutto per il suo stile, non che le trame siano in alcun modo deboli (eccetto forse “Vino, patate e mele rosse”) ma, la sua narrazione è per me assolutamente irresistibile!

E voi? Avete letto "Il Giardino delle Pesche e delle Rose" o qualsiasi altro libro della Harris? Sono molto curiosa di sapere che ne pensate...

4 commenti:

  1. Her books sound very interesting, at least from your point of view. Although I know I should start with Chocolate, or Choccolad, but since I've seen the movie, and from reading other reviews I know the book is a little different. I would prefer to start with The Red Shoes first. What do you think?

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  2. Aura minchia che recensione, eccezzionale, grande Loretta o come direbbe il giovanni ALLUCINANTE però in senso buono ;-)

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  3. Questo libro mi incuriosisce moltissimo, soprattutto per come ne parli.. Forse ci farò un pensierino, dopotutto sarebbe il primo della Harris!

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  4. When are you going to post more interesting revues. You have such a way with the description of a book that makes me want to go to the library, or bookshop and get a hold of the book in issue. Hope all is well with you, and that we will soon see your blog at work. Cheers!!!!

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